Una splendida occasione di confronto e informazione, l’intervista di Giada Galeotti a Radio News 24 ad uno dei nostri due fondatori, Alessio Marchetti.
Nel corso dell’intervista sono state trattate diverse tematiche, abbiamo raccontato come è nata Fratelli Marchetti, la nostra storia, i primi progetti e la passione che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro, approfondendo in particolare il tema della ristrutturazione.

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Perché parlare proprio di ristrutturazione?

Di certo questo è un tema che ci sta molto a cuore, essendo nati proprio grazie all’urgente necessità di ricostruzione a seguito del terribile sisma che colpì L’Aquila nel 2009.
Ma non è tutto, abbiamo recentemente notato che il tema delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni è un argomento sempre più caldo negli ultimi anni.
Sempre più persone, infatti, si rivolgono ad imprese edili qualificate ed accreditate – come Fratelli Marchetti – per interventi di restauro su edifici preesistenti, piuttosto che per la creazione di nuove edificazioni, contribuendo a limitare lo sfruttamento e l’occupazione del terreno vegetale a nudo. 

La tendenza a ristrutturare, inoltre, è aumentata dallo scorso anno, spinta soprattutto dal bonus 110%. Grazie a questo incentivo è infatti possibile realizzare interventi edilizi di riqualificazione energetica degli edifici e di riduzione del rischio antisismico ottenendo uno sconto fiscale del 110%.

Come ha spiegato Alessio nel corso dell’intervista, proprio grazie a questa opportunità, è stato possibile per molte giovani coppie – e non solo –  iniziare lavori di ristrutturazione, restauro e riqualificazione prima impensabili a causa dell’eccessiva spesa. 

Guarda l’intervista completa ad Alessio Marchetti per Radio News 24

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In alcuni articoli precedenti, abbiamo già affrontato il tema della ristrutturazione, evidenziando quelle che sono le difficoltà più frequenti che si riscontrano nel valutare le opere di ammodernamento di un qualsiasi immobile. Oggi, invece, approfondiremo un altro aspetto fondamentale a cui ogni cliente dovrebbe prestare attenzione prima di costruire o ristrutturare un immobile, indipendentemente dalla destinazione d’uso finale: la scelta dell’impresa edile.

Le diverse tipologie di imprese edili 

Prima di elencare le informazioni da richiedere al fine di scegliere a quale impresa affidarsi, è importante capire che ci sono diverse tipologie di imprese edili, con differenti tipi di organizzazione. 

Quelle definite artigiane generalmente sono più piccole e a conduzione familiare, spesso il titolare opera direttamente in cantiere. Il vantaggio? Il rapporto con il cliente può essere più diretto e le persone che operano in cantiere fanno anche parte della proprietà (oppure sono molto vicine alla stessa). Solitamente questo tipo di impresa si limita ad eseguire i lavori edili e non gestisce anche le altre figure che intervengono nel processo di realizzazione di un’opera. 

Le imprese generali o general contractor sono organizzate con un sistema piramidale di più persone, che svolgono i diversi ruoli necessari alla conduzione dell’impresa. Esse coordinano tutte le figure necessarie per poter realizzare un’opera dall’inizio alla fine, rispondendo direttamente al cliente finale, e molto spesso sono dotate di certificazioni di processo, secondo normative UNI / ISO / EN.

Come scegliere la miglior impresa edile per il proprio progetto

Considerate queste significative differenze, come scegliere l’impresa più adatta a seguire il proprio progetto di costruzione o ristrutturazione? Uno degli aspetti più importanti da valutare è l’offerta, il cui prezzo dovrebbe essere tendenzialmente in linea con gli altri competitor.

Molto spesso, quando alcune voci dell’offerta riportano prezzi unitari troppo bassi o troppo alti rispetto ai competitor per la realizzazione della stessa opera significa che l’impresa probabilmente non ha ben compreso la tipologia di lavoro richiesta dal cliente.

Una errata interpretazione in fase di preventivo può diventare un grosso problema in cantiere, con il rischio che quanto preventivato non sia in grado di coprire i costi per realizzare l’opera stessa. Un’offerta troppo bassa può anche indicare che la società risparmierà su alcune o tutte le lavorazioni, a possibile discapito della qualità. 

Altri aspetti rilevanti sono: la dimensione dell’organico della società, la sua storicità e l’esperienza nella realizzazione di opere simili a quelle per cui è stata interpellata dal cliente. La posizione geografica solitamente è irrilevante perché molte società – come la nostra- operano su tutto il territorio nazionale senza problemi; l’unica accortezza è accertarsi che l’impresa scelga impiantisti elettrici e termoidraulici locali, in vista di interventi di manutenzione futuri.

Un importantissimo consiglio che diamo a tutti i nostri clienti è di affidarci l’incarico come general contractor, dandoci la possibilità di gestire tutte le figure necessarie alla realizzazione dell’opera. Questo permette al cliente di risparmiare tempo e di evitare disagi nel dover coordinare ditte o fornitori esterni. Inoltre, questa scelta non comporta maggiori costiNella nostra esperienza, spesso nelle situazioni in cui non abbiamo potuto gestire le altre ditte coinvolte sono emersi attriti tra le varie figure. Questa tipologia di gestione è anche più onerosa, sia in termini di tempo che di denaro.

Coordinare un cantiere edile richiede una certa esperienza, che si matura con tanti anni di attività nel settore, occupandosi di realizzazioni sempre diverse. Questo è un fattore spesso sottovalutato o non compreso appieno da parte dei clienti, ma può davvero fare la differenza nella buona riuscita di un progetto.

A tal proposito, ti invitiamo a navigare tra le nostre realizzazioni per scoprire quali sono le diverse tipologie di opere che costruiamo o ristrutturiamo più spesso.  Hai bisogno di ulteriori delucidazioni o vorresti informazioni e/o preventivi per una nuova costruzione oppure per una ristrutturazione edilizia? Contattaci.

Il successo di un’azienda dipende anche dalle decisioni strategiche che vengono prese ogni giorno, a partire dalla scelta di dotarsi di sistemi di gestione della qualità in grado di ridurre la complessità aziendale e standardizzare i processi.

Inoltre, oggi i clienti sono sempre più consapevoli e chiedono alle aziende una maggiore attenzione alla qualità, all’ambiente e un maggiore impegno nel sociale. Per questo, operare nel rispetto di elevati standard di qualità, sicurezza e sostenibilità, anche superando quanto previsto dalla normativa, è una scelta che può davvero fare la differenza.

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Certificazioni edilizie, gli aspetti fondamentali 

Per F.lli Marchetti le certificazioni aziendali sono un irrinunciabile biglietto da visita, un riconoscimento capace di offrire all’azienda un vero e proprio vantaggio competitivo sul mercato, anche in virtù del fatto che le certificazioni per le imprese edili sono quasi esclusivamente di sistema e non di prodotto. 

La certificazione di sistema, infatti, definisce i criteri attraverso cui un’organizzazione può gestire il suo ciclo produttivo per soddisfare i bisogni dei propri clienti, in un’ottica di miglioramento continuo, mentre la certificazione di prodotto assicura che un prodotto soddisfi determinati requisiti tecnici, stabiliti dalle norme nazionali o internazionali. 

Visita la nostra pagina Qualità 

Per noi le certificazioni sono fondamentali per diverse ragioni, tutte egualmente importanti: 

Credibilità 

Le certificazioni sono una prova tangibile dell’impegno per aumentare la qualità dei servizi, la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’attenzione verso l’ambiente. Questo permette all’azienda di acquisire credibilità, dando al cliente la possibilità di fare una scelta ancora più consapevole. 

Semplificazione

Le certificazioni di sistema aiutano l’azienda a standardizzare e automatizzare i processi interni, migliorando la gestione delle procedure organizzative. In questo modo tempi e risorse vengono ottimizzati ed è possibile raggiungere più velocemente gli obiettivi prefissati.

Efficienza ed efficacia

Il miglioramento dei processi e dei flussi di lavoro assicura maggiore efficienza ed efficacia, permettendo di limitare gli errori e di creare sinergie che consentono di raggiungere migliori prestazioni nel tempo. 

Trasparenza

Possedere una certificazione vuol dire anche favorire l’accesso immediato ai documenti, migliorando la comunicazione e garantendo trasparenza, sia verso i dipendenti che verso i clienti, che potranno contare su un servizio o un prodotto finale di elevata qualità. 

Soddisfazione dei clienti

Le organizzazioni certificate sono più attente alle esigenze dei clienti. Più i clienti sono soddisfatti, maggiori sono le possibilità per l’azienda di crescere con un ritmo costante e di affermarsi sul mercato.

Controllo e misurazione dei risultati

Le organizzazioni certificate sono soggette a controlli e verifiche periodiche. Questo permette all’azienda stessa di monitorare e valutare nel tempo i risultati raggiunti sulla base di indicatori specifici, ottimizzando costantemente le decisioni aziendali.

Le certificazioni di F.lli Marchetti

F.lli Marchetti, passo dopo passo, è riuscita a raggiungere le seguenti certificazioni:

  • certificazione sistema di gestione ISO 9001/2015 – una raccolta di politiche, processi, procedure documentate e registrazioni applicate al sistema organizzativo aziendale;
  • certificazione SOA – necessaria per poter realizzare lavori pubblici, comprova la capacità dell’impresa di eseguire le opere di lavori con importo a base d’asta superiore a 150.000 Euro,  verificando certi requisiti aziendali e la storicità delle opere fatte;
  • certificazione ambientale 14001/2015 – stabilisce i processi e le procedure per la gestione variabile ambientale all’interno dell’impresa stessa, con l’obiettivo di tenere sotto controllo gli impatti ambientali della propria attività;
  • certificazione per la salute e sicurezza sul lavoro ISO 45001/2018 – certifica la presenza di sistemi di gestione per prevenire proattivamente gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Quale sarà il prossimo traguardo?

F.lli Marchetti è orgogliosa di condividere un nuovo progetto, nato dalla proficua collaborazione con lo studio Zuin e ASE – AcegasApsAmga Servizi Energetici. Si tratta della  realizzazione del primo cantiere che gode del Superbonus 110% nel Comune di Mogliano: il condominio sito in Via Terraglio 10.

Ti ricordiamo che il Super Ecobonus 110% è l’insieme di detrazioni per tutti gli interventi edilizi svolti per il miglioramento energetico, e quindi finalizzati al contenimento dei consumi, con un rimborso totale dell’importo sostenuto. Per approfondire puoi leggere l’articolo dedicato “Contributi al 110%: quando sono convenienti?“.

Riteniamo che il Superbonus 110% rappresenti un’importante opportunità per rigenerare il nostro patrimonio edilizio, trasformando edifici datati in immobili green e smart dove vivere e abitare, dove fare impresa e lavorare, anche a distanza.

Ti consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook per restare sempre aggiornato sullo sviluppo dei lavori!

Hai un in mente un progetto di ristrutturazione? CONTATTACI

Il Decreto Rilancio presentato dal Governo Italiano lo scorso maggio ha introdotto i cosiddetti Contributi al 110%, che comportano una detrazione del 110% delle spese sostenute per il miglioramento dell’efficienza energetica o la riduzione del rischio sismico degli edifici. Si tratta senza dubbio di uno strumento interessante, anche se per poter usufruire del bonus è necessario presentare una documentazione specifica e seguire un iter burocratico abbastanza lungo e complicato.

In questo articolo non approfondiremo l’applicabilità, i limiti e i parametri economici per richiedere il contributo (in rete è possibile reperire facilmente moltissime informazioni a riguardo), ma cercheremo di delineare le situazioni in cui il Super Bonus al 110% può risultare davvero conveniente. In questo modo, avrai delle informazioni in più per scegliere consapevolmente se affrontare oppure no questa “avventura burocratica”. 

Contributi al 110% – Obiettivo risparmio energetico

Il Decreto è applicabile nel caso di lavori di ristrutturazione atti alla trasformazione di un edificio attualmente energivoro in un composto edilizio dalle alte prestazioni di risparmio energetico, nonché più economico dal punto di vista del mantenimento.  Questa trasformazione implica, però, la necessità di affidarsi a gruppi di lavoro altamente qualificati e capaci di collaborare assieme per raggiungere l’obiettivo in totale sicurezza, invece che ad un singolo professionista. 

Per sicurezza si intende non solo la buona riuscita edile/impiantistica, ma anche lo sviluppo di una pratica chiara, lineare e trasparente affinché, in caso di controllo futuro da parte di qualsiasi ente preposto, la realizzazione possa essere giudicata congrua.  Tutto questo viene svolto con il supporto di adeguate polizze assicurative, ma è corretto ricordare che il responsabile diretto della procedura è il committente, che godrà in prima persona dei benefici dell’intervento di ristrutturazione.  Eseguire un intervento applicando il Super Bonus 110% è un’ottima opportunità per azzerare i costi, ma dal punto di vista pratico/burocratico questo si traduce in circa 12 mesi di telefonate e riunioni di coordinamento per gestire l’avanzamento delle pratiche e dei lavori (considerando che ad oggi la maggior parte delle imprese è in overbooking e che il termine massimo per completare i lavori è fissato al 31.12.2022).  È importante intraprendere un percorso di questo tipo con spirito di iniziativa e pazienza perché si tratta di un itinerario lungo e, con il tempo, può entrare in gioco il fattore psicologico che può causare tensioni ed attriti tra i diversi soggetti coinvolti.  

  • Se abiti in un contesto condominiale la procedura è più semplice perché è la figura dell’amministratore a occuparsi della maggior parte degli oneri burocratici, ma anche in questo caso è bene assicurarsi che la persona in questione sia davvero intenzionata a seguire la pratica dall’inizio alla fine, con pazienza.
  • Se la tua abitazione è di recente edificazione oppure è stata restaurata negli ultimi dieci anni, probabilmente il suo consumo energetico annuo è già abbastanza contenuto. Anche se, con gli opportuni interventi, ci fosse la possibilità di scendere di due classi energetiche, il nostro consiglio è di valutare bene la possibilità di affrontare una ristrutturazione – con tutto ciò che comporta – per beneficiare del Super Bonus 110%.  Approfittare di questo ottimo, ma complesso strumento per poi risparmiare qualche centinaio di euro all’anno, è una scelta da ponderare con attenzione.
  • Al contrario, il Contributo 110% è molto conveniente per trasformare un vecchio condominio, con  appartamenti classificati in classi molto basse (E, F, G),  in un edificio a basso risparmio energetico oppure per rivoluzionare un immobile vetusto, rendendolo un’abitazione rigenerata in tutto per tutto con un’estetica aggiornata, grazie al buon apporto economico del Super Bonus 110% (Eco e/o Sismabonus)

Per ulteriori delucidazioni, informazioni e/o preventivi su un intervento di ristrutturazione edilizia con Contributi al 110%,  non esitare a contattarci. Grazie alla nostra esperienza con questo tipo di bonus,  ti aiuteremo a prendere la decisione migliore per lo sviluppo del tuo progetto.

CAPICANTIERE, CAPISQUADRA, OPERAI, CARTONGESSISTI, INTONACATORI, POSATORI CAPPOTTI E AUTISTA PATENTE C

Per lo sviluppo in atto in area nord-est siamo alla ricerca di nuove figure: Capicantiere, Capisquadra, Operai, Cartongessisti, Intonacatori, Posatori Cappotti e Autista con patente C. Se rientri in una di queste categorie candidati ed entra a far parte del nostro team!
Inviare curriculum a: info@marchettisrl.net

Quest’anno è stato impegnativo sotto molti aspetti, ma ci ha anche dato l’occasione di lavorare a molti progetti nuovi e stimolanti.

Auguriamo a tutti voi di trascorrere un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo, ricco di serenità e traguardi da raggiungere insieme.

Con l’occasione vi avvisiamo che rimarremo chiusi da giovedì 24 dicembre 2020 a giovedì 7 gennaio 2021.

Rientreremo operativi venerdì 8 gennaio 2021.

Alessio e Nicola Marchetti

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Gli interventi edili di ristrutturazione condomini sono sempre una bella sfida per gli esecutori specializzati del settore, in quanto sono un concentrato di difficoltà di varia natura.
La distinzione importante tra ristrutturazione condomini e costruzione appartamenti sta nel fatto che nel primo caso si interviene in immobili esistenti già abitati dai proprietari, mentre nel secondo caso si tratta di una vera e propria operazione immobiliare in cui si vende ciò che si realizza.

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Le principali difficoltà nella ristrutturazione edilizia dei condomini

La difficoltà maggiore nei lavori di ristrutturazione di condomini è che il condominio è l’insieme di tante persone con esigenze, capacità e sogni differenti. Riuscire a soddisfarli tutti non è sempre possibile, nonostante tutta la caparbietà, l’impegno e la buona gestione che un amministratore di condomini possa avere: la soddisfazione di tutti non è, infatti, una meta facile da raggiungere. Tale difficoltà è determinata sostanzialmente dal fatto che le proprietà delle singole unità che compongono il condominio possono avere scopi diversi, possiamo ad esempio ritrovarci ad avere a che fare con:

  • il proprietario che ci vive e che vorrebbe il meglio,
  • il proprietario che ci vive e che non vorrebbe mai spendere nulla,
  • il proprietario che affitta la singola unità e che può avere un interesse puramente economico,
  • il proprietario che può avere interesse nel mantenere manutenuto l’immobile per conservare un certo decoro dello stesso.

Quindi, considerando il mix di tali prospettive diverse, il risultato è che se si soddisfa un certo tipo di cliente si finirà per scontentarne un altro. Questa situazione influenza la scelta dei professionisti o imprese che andranno ad operare nell’immobile sia per interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria.
Molto spesso, inoltre, quando vengono raccolte le offerte per dei lavori che si andranno ad appaltare, si presenta una tipica situazione: i condòmini cercano di proporre professionisti o tecnici conoscenti. Questo sicuramente porta ad un maggiore numero di offerte, tuttavia, se non coordinate dall’amministratore quale figura competente in materia, si rischia che l’offerta finale venga redatta a seconda della visione del singolo condòmino che ha interpellato il professionista.
Quindi nel nostro caso e come consiglio a tutti i condòmini è che quando si richiede un preventivo per lavori riguardanti un condominio da parte di un singolo proprietario, lo stesso metta in contatto il professionista da lui interpellato con l’amministratore, in quanto quest’ultimo è in grado di specificare più dettagliatamente i lavori richiesti.
Altro aspetto importante che un condòmino deve sempre tenere in considerazione nella scelta dell’impresa è: valutare le dimensioni della stessa e l’esperienza che può dimostrare nell’aver eseguito interventi simili, il tutto comunque in base alla portata dei lavori che si andranno realizzare. Nel caso di interventi maggiori, poi, è sempre bene richiedere anche l’eventuale costo per il rilascio di una polizza postuma per le opere eseguite, prestando attenzione che tale polizza copra sia i materiali che la parte esecutiva per quegli eventuali interventi di rispristino, che – si spera mai – siano ritenuti necessari per rimediare a difetti o opere mal eseguite, contribuendo ad aumentare il valore oggettivo dell’immobile stesso, sia del condominio che della singola unità.

Consigli per la costruzione e la ristrutturazione di condomini

Dal punto di vista tecnico le opere edilizie più comuni nei condomini sono:

  • gli interventi di rifacimento e/o manutenzione della copertura,
  • il ritinteggio facciate, anche in occasione dei nuovi incentivi BonusFacciate,
  • la riqualificazione energetica dell’immobile mediante realizzazione di nuovi isolamenti nell’intero involucro dell’immobile, anche in occasione dei nuovi incentivi SuperBonus 110%,
  • la sostituzione di serramenti e/o l’impianto di riscaldamento/raffrescamento.

A seguire riportiamo alcuni consigli pratici per gestire al meglio gli interventi edilizi e di conservazione dei condomini, in particolare: la tinteggiatura degli esterni interni, il rivestimento a cappotto e l’impermeabilizzazione delle terrazze.

Interventi edilizi e di conservazione dei condomini: la tinteggiatura degli esterni

Il primo consiglio, a partire dalle nostre competenze in ambito edile, riguarda gli interventi di tinteggiatura nei condomini: non si deve credere che la nuova pittura possa nascondere le cavillature presenti nei prospetti dei fabbricati. Le stesse cavillature, infatti, sono spesso dovute a movimenti dei materiali causati dalla variazione di temperatura che avviene durante i cambi di stagione o per lo sbalzo termico tra il giorno e la notte, tipico del periodo estivo.
Siamo convinti che la soluzione risieda nella natura del problema e, per questo, scoraggiamo fermamente chiunque asserisca o possa credere che “una mano di pittura” possa risolvere il problema delle cavillature oltre ad un altro problema che si manifesta soprattutto nelle pareti a nord, quello dell’umidità; inoltre, se la pittura esistente è in fase di distacco, la stessa dev’essere raschiata via o isolata, altrimenti come conseguenza la nuova tinteggiatura manifesterà lo stesso comportamento di distacco.
In questo caso, la soluzione non è applicare una nuova pittura antimuffa, che limita solo in parte il problema e solo per un periodo, ma è risolvere il punto di rugiada che si crea sulla superficie esterna dei paramenti murari. Si può quindi per questo procedere con l’installazione di un isolamento esterno (tipo rivestimenti a cappotto) del paramento murario che mantiene una temperatura di superficie più calda evitando l’appoggio di umidità.

Interventi edilizi e di conservazione dei condomini: il rivestimento a cappotto

Gli interventi edilizi di rivestimento con cappotto termico, caratterizzati dall’installazione di lastre di materiali di vario tipo, devono comunque rispondere ad un calcolo termotecnico e rivelano numerosi vantaggi: oltre ad aumentare l’isolamento termico dell’immobile, sono utili a bloccare il manifestarsi di cavillature dovute al variare delle temperature nei cambi di stagione.

Interventi edilizi e di conservazione dei condomini: impermeabilizzazione di terrazze e poggioli

Altro aspetto tecnico da non sottovalutare negli interventi nei condomini sono le impermeabilizzazioni delle terrazze e/o poggioli.
Se l’impermeabilizzazione di poggioli e terrazze non è stata eseguita ai tempi di costruzione dell’immobile, è un intervento utile da realizzare in fase di ristrutturazione del condominio stesso. Questo intervento permetterà di evitare nel tempo il distacco delle piastrelle e il distacco dei marmi lungo il bordo dei terrazzi stessi. Il fenomeno del distacco di piastrelle e marmi è, infatti, causato dall’infiltrazione dell’acqua nei massetti sottostanti che nel periodo freddo gela creando i fenomeni di separazione di questi pavimenti, oltre al deterioramento del solaio della terrazza stessa.
Un ulteriore elemento di degrado, che si può rimediare grazie ad interventi edilizi accurati, è il ripristino dei cementi armati. Nelle strutture in cui il cemento è stato volutamente lasciato a vista, infatti, a causa dell’infiltrazione dell’acqua (come già visto per le terrazze) si possono manifestare fenomeni di distacco del calcestruzzo a copriferro e questo può portare alla luce i ferri armo strutturali. Si consiglia in questo caso un intervento mirato per la protezione degli acciai e la ricostruzione delle parti in cemento armato, eseguito applicando cicli di lavorazione certificati e sperimentati dalle varie case produttrici di tali prodotti.

Per ulteriori delucidazioni, informazioni e/o preventivi sulla costruzione, conservazione e ristrutturazione edilizia di condomini non esitare a contattarci.

Fratelli Marchetti ha raggiunto l’importante traguardo dei 10 anni di attività e festeggia rinnovando la sua comunicazione digitale.

La storia dell’azienda ha avuto origine con la passione, tramandata di padre in figlio, per le opere di costruzione e conservazione. La stessa passione ha guidato i due titolari di F.lli Marchetti, Alessio e Nicola Marchetti, a fondare la propria attività imprenditoriale.

In questi anni l’azienda è stata al fianco di molti clienti, consolidando la propria esperienza nell’ambito dell’edilizia pubblica e privata e specializzandosi in differenti tipologie di intervento edilizio, dalle opere di costruzione fino alle conservazioni, agli interventi di restauro e ristrutturazione, con particolare attenzione all’edilizia antisismica.

Fratelli Marchetti si presenta oggi con un nuovo sito web, ricco di contenuti e approfondimenti. Nel sito ogni utente può trovare dettagli e indicazioni sui servizi proposti dall’azienda e una galleria sempre aggiornata delle realizzazioni portate a termine con successo dall’azienda in questi 10 e più anni di attività.

Fratelli Marchetti Costruzione Edilizia

Il nuovo sito è stato, infatti, arricchito di contenuti aggiornati e presenta una nuova veste grafica, pensata per rendere più facile la navigazione e fornire all’utente informazioni utili e precise, tra le novità:

  • galleria aggiornata delle Realizzazioni
  • pagine dedicate ai singoli Servizi
  • articoli tecnici di approfondimento nella sezione News

Visita il sito web per scoprire tutte le novità e iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti direttamente alla tua casella e-mail.

Quando una persona racconta di aver fatto eseguire un intervento di restauro o ristrutturazione di un immobile, descrive spesso anche la propria disavventura in merito al maggiore onere economico a cui ha dovuto far fronte per raggiungere il risultato atteso, senza dunque rispettare il budget che si era prefissata inizialmente.
Come professionisti dell’edilizia, noi di F.lli Marchetti siamo spesso impegnati in ristrutturazioni e restauri. Attingendo alla nostra esperienza, uno tra i primi consigli che diamo nostri clienti è che qualsiasi intervento edile costa e, quando viene coinvolto un professionista del settore, è necessario prestare attenzione perché qualsiasi variazione a una lavorazione o a un particolare costruttivo può comportare una importante differenza economica.

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Valutare un intervento di ristrutturazione e restauro non è sempre facile, soprattutto in fase progettuale. Negli interventi di restauro e ristrutturazione profonda, in cui si mette mano anche alle strutture, ci si ritrova spesso a scontrarsi con la situazione in cui le strutture esistenti si mostrano differenti da quanto ipotizzato in fase iniziale.
Questo scenario si delinea, nella maggior parte dei casi, nel momento preciso in cui vengono terminate le opere di demolizione, che portano a nudo le parti strutturali dell’immobile. Solo in questa fase si appura, infatti, se le valutazioni progettuali iniziali siano applicabili o se si sia invece costretti a eseguire una riprogettazione o integrazione progettuale con successivi cicli di lavorazione differenti, che comporteranno inequivocabilmente un maggiore dispendio economico per il committente.
Al momento dell’esecuzione di opere di ristrutturazione, un committente può affrontare situazioni differenti tra loro. Presentiamo di seguito due esempi, tratti dalle tante situazioni che possono realmente verificarsi:

• si può trovare di fronte a piccoli interventi di adeguamento sismico, come ad esempio il ritrovamento di una canna fumaria all’interno di un muro (con il possibile aggravio che la condotta sia in amianto in quanto installata ai tempi in cui era permesso l’uso di tale materiale). Questo comporta la necessaria eliminazione della stessa con una ricucitura del muro;
• un altro esempio è il tamponamento di una finestra realizzato con un sistema costruttivo differente rispetto al resto del paramento murario. In questo caso è necessaria la demolizione del tamponamento esistente per realizzare un nuovo tamponamento con lo stesso sistema costruttivo del restante muro, al fine di garantire una omogeneità nel comportamento sismico.

In alcuni casi, invece, ci si ritrova con una situazione strutturale molto differente rispetto a quanto inizialmente ipotizzato oppure con una situazione in cui è evidente una carenza strutturale molto importante e quindi c’è la necessità di una riprogettazione strutturale profonda, che comporterà dei maggiori costi economici. Ad esempio, una muratura molto fatiscente in cui la malta di allettamento si presenta priva di qualsiasi legante e che costringe l’applicazione di intonaci armati. Oppure la completa assenza di cordonatura all’altezza degli appoggi di una copertura (magari in legno), che obbliga poi l’installazione di fasciature con cicli FRP/FRCM o altri sistemi presenti nel mercato.

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Per evitare problematiche in corso d’opera, l’unica soluzione è riuscire ad effettuare dei sondaggi e delle analisi in maniera più attenta possibile già in fase progettuale. Questo approccio risulta tuttavia spesso di difficile attuazione. L’immobile, infatti, può essere abitato e quindi si preferisce evitare di fare i sondaggi che sono comunque interventi invasivi. Un altro motivo è la non volontà da parte di clienti o professionisti di effettuare questo tipo di analisi, per non essere costretti a preventivare ai committenti una spesa troppo sostanziosa sin dalla fase iniziale, rischiando che l’idea dell’intervento venga poi completamente abbandonata.
In alcuni casi, invece, i sondaggi effettuati si sono dimostrati “falsi”, e mostravano una situazione strutturale differente dalla realtà, dove la restante parte delle strutture differiva nei dimensionamenti o nella tipologia, per modifiche all’immobile avvenute in epoche diverse.
Bisogna considerare poi che solo a partire dagli ultimi tre decenni esiste un dato storico certo della progettazione strutturale degli interventi effettuati. È per questo che oggi progettare un intervento di restauro e ristrutturazione su immobili più vetusti senza avere la progettazione nel tempo, obbliga i professionisti a fare solo delle ipotesi.
Per esempio, un edificio in cui la parte strutturale portante è solo la muratura, può presentare diverse sorprese in fase operativa, mentre per le strutture a telaio in cemento armato tale problema si riduce notevolmente, in quanto trattasi di strutture di più recente realizzazione per cui esistono delle progettazioni iniziali, depositate presso gli organi preposti a seconda del periodo costruttivo.

L’aspetto strutturale che abbiamo potuto vedere nel corso della nostra esperienza, lavorando anche negli interventi post-sisma prima a L’Aquila e poi in Emilia Romagna, sembra non essere preso in considerazione in modo attento al di fuori delle popolazioni colpite da questi grandi eventi naturali. Se entriamo nel dettaglio, infatti, vediamo lo svilupparsi di progettazioni atte a rispondere a quanto previsto dalle normative, senza tuttavia prendere in considerazione interventi più generali anche se più importanti che darebbero maggiore risultato strutturale. Se le strutture di un edificio fossero adeguate e migliorate in modo profondo, infatti, si avrebbe un ulteriore vantaggio: gli eventuali futuri interventi di ristrutturazione potrebbero essere ridotti e/o circoscritti ai soli aggiornamenti estetici, distributivi o energetici.

Per ristrutturazioni semplici si intendono quegli interventi che si limitano a una nuova rimodulazione degli spazi interni, a un restyling degli interni o esterni o alla sostituzione di qualche elemento funzionale (ad esempio: infissi, caldaia ecc.). Per questo tipo di interventi la difficoltà nella valutazione economica può avvenire per diversi motivi.

1. Il primo motivo riprende un po’ il concetto già espresso precedentemente per l’opera strutturale. Quando si demoliscono o rimuovono le finiture presenti, si mettono in evidenza delle situazioni di fatto, diverse o non proprio previste rispetto a quelle ipotizzate inizialmente. La tipica situazione che rientra in questo caso è la demolizione di una pavimentazione che è stata, per modalità costruttive differenti, applicata in epoche successive e incollata direttamente nella soletta dei solai. Questa impedisce lo spazio fisico per installare poi i nuovi isolanti o lo spazio necessario per eseguire un nuovo massetto di adesione sottostante. Tale situazione comporta valutazioni tecniche differenti e/o l’applicazione di massetti a basso spessore dai costi più elevati.

2. Un altro esempio, purtroppo molto frequente, è l’impossibilità di riciclare l’impianto distributivo del sistema di riscaldamento all’interno dell’appartamento in quando lo stesso si presenta molto spesso deteriorato in alcuni punti tanto da risultare più conveniente cambiarlo, aumentando di conseguenza l’importo di spesa per il committente.

La valutazione tecnico-economica iniziale dei lavori di restauro o ristrutturazione può complicarsi anche per motivi più semplici. Ad esempio: l’intervento progettato è limitato solo ad alcuni locali o a parziali porzioni di immobile a causa di un ridotto budget economico (per necessità o volontà del committente), oppure si rinuncia a sostituire delle componenti di un’abitazione, tipo serramenti interni o esterni e/o pavimenti. Tali scelte comportano un maggiore impegno, sia per il progettista che per l’appaltatore, nel dare un valore economico di offerta agli interventi in oggetto. In questo caso, infatti, non si ha idea dell’entità del maggiore onere da aspettarsi in fase realizzativa, che comprende il coordinamento del mantenimento dell’integrità di alcuni elementi non oggetto di sostituzione e/o modifica o il coordinamento dell’unione di elementi nuovi con gli esistenti.
Un esempio a questo proposito: il manto di copertura non è stato considerato nelle verifiche e/o nelle sostituzioni poiché rimaneggiato solo 10 anni prima. Questo dovrebbe, invece, essere stato valutato, considerando ad esempio l’intervento degli impiantisti, che necessitano di indicazioni su dove passare la nuova canna fumaria perché quella esistente non rispetta le normative del momento oppure dove installare il nuovo palo dell’antenna o i pannelli fotovoltaici. Oppure ci si rende conto che, vista la presenza dei ponteggi esterni installati per eseguire le nuove pitture, ma allo stesso tempo utili anche all’accesso del tetto, sarebbe opportuno rifare anche il manto di copertura. E così, a metà dell’opera, si decide di rifare la copertura, andando a mettere mano al portafoglio del committente.

La nostra esperienza vuole anche raccontare che tale tipologia di interventi porta a mettere in evidenza solo alla fine dei lavori gli elementi non oggetto di intervento i quali, messi a confronto con le parti restaurate, risultano subito vecchi e superati e finiscono col deludere il committente che si aspettava un risultato più omogeneo.

Altra motivazione della complessità nel fornire una valutazione tecnico-economica iniziale per dei lavori di restauro o di ristrutturazione è data dalla difficoltà di interloquire con le varie persone coinvolte.
Un intervento edile è il matrimonio di varie figure professionali, che devono interagire tra loro allo scopo di soddisfare le richieste del committente; molto spesso però tali rapporti “costretti” nascono con difficoltà in quanto la visione o le necessità di alcune professionalità possono risultare differenti.
La soluzione è molto semplice: sin dalla fase progettuale deve crearsi una fiducia tra tutte le parti coinvolte, che devono interloquire molto trasparentemente. Ogni figura coinvolta dovrebbe, inoltre, essere consapevole che non può sempre conoscere a fondo ogni aspetto della materia tecnico costruttiva. Per questo c’è sempre da imparare.
L’offerta viene formulata dall’impresa dopo la redazione del progetto e di un computo metrico estimativo che è la risultante progettuale della parte architettonica, strutturale e termotecnica. Capita spesso, però, che tale operazione avvenga senza nemmeno conoscere il committente o gli altri professionisti coinvolti.
Nel momento in cui poi l’offerta si trasforma in lavoro bisogna rendere costruibile quanto progettato e da questo momento in poi qualsiasi omissione progettuale, qualsiasi errore di progetto o qualsiasi errore commesso dall’impresa edile, dev’essere messo in luce e chiarito. In questo momento si capisce la volontà, la conoscenza e la voglia di risolvere tali problematiche nel rispetto del committente e della personale professionalità. Vanno evitati personalismi, sensi di superiorità tra le figure professionali, atteggiamenti ostativi o finalizzati a scaricarsi a vicenda le responsabilità e quindi screditare gli altri professionisti.

Ricordiamo, infine, che in qualsiasi intervento edile, il mancato rispetto il budget iniziale dei lavori può essere dovuto anche semplicemente a delle scelte diverse che il committente compie a lavori già iniziati. Dal momento che oggi il mercato offre molte tipologie di finiture sempre più personalizzate, è facile lasciarsi convincere e scegliere materiali più innovativi e alla moda o con un appeal estetico apparentemente maggiore e quindi inevitabilmente più costosi.

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